La “waiting list” è l’insieme delle schede dei bambini che attendono un sostenitore; periodicamente i nostri referenti in India ed in Africa ci segnalano bambini che hanno bisogno di un sostegno per andare a scuola; la causa di questa necessità è legata alle condizioni famigliari, come ad esempio essere orfani o abbandonati dai genitori, oppure avere molti fratelli; altre volte è legata alle condizioni sociali, spesso essere figli di contadini con reddito bassissimo, sotto il limite dei due dollari al giorno, ma molto frequentemente senza un reddito monetario quantificabile.
I bimbi sono fotografati, spesso impauriti dall’essere posti di fronte all’obiettivo della macchina fotografica; sono ritratti con i loro vestiti di tutti i giorni, a volte scalzi, a volte con l’uniforme della scuola di due o tre taglie più grandi, evidentemente un prestito da un compagno più grande.
A noi in segreteria arrivano le richieste di nuovi sostegni, ma mai in numero sufficiente a permettere a tutti i bimbi di avere un sostenitore. Ancora oggi abbiamo una waiting list di 50 bambini in India, 15 in Congo, 25 in Uganda, 20 in Burkina Faso, una decina in Tanzania e tanti, troppi del progetto “Sogno di Studiare”.
Uno sforzo supplementare per questi bambini è necessario, il passa parola è incessante, ma non basta mai. Servono un nuovo sostenitore, una famiglia o un gruppo di amici, che vogliano prendersi cura di queste vite e contribuiscano a migliorare la piccola parte di mondo in cui questi bambini cresceranno.
Il rischio è che le schede di questi bambini finiscano nella scatola che è stata intitolata “Bambini troppo anziani per avere un SaD”.