Condividiamo il comunicato del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza – CNCA, di cui Bhalobasa fa parte. Anche noi siamo con Medici Senza Frontiere.
“Vogliamo schierarci ancora una volta pubblicamente dalla parte di MSF e delle Ong che stanno lavorando nel Mediterraneo per salvare quante più vite di migranti che sono costretti ad arrivare in Europa con mezzi di fortuna.
Fa bene MSF a rifiutare il protocollo del governo sulla gestione dei salvataggi in mare. Questo atteggiamento del governo non fa che aumentare i problemi. A nessuno è chiaro il reale motivo per cui sulle navi che salvano i migranti ci debbano essere delle forze di polizia. Si militarizza in questo modo anche l’aiuto umanitario.
La stessa inchiesta che ha portato al sequestro dell’imbarcazione Iuventa, di una Ong tedesca, grazie all’inchiesta di Famiglia Cristiana sembra rilevare dei contorni alquanto ambigui.
Non si può scaricare sulle organizzazioni della società civile i problemi creati da anni di errori dei governi occidentali in Africa a svantaggio di quelle popolazioni, e politiche di immigrazione inutili e controproducenti come la nostra Bossi-Fini.
La stessa scelta del governo per un impegno militare in acque libiche appare come un film già visto e la collaborazione nel respingere i migranti verso la Libia è un atto contro l’umanità. Tutti sanno, governo compreso, che in Libia non esistono i diritti umani e che i campi di accoglienza sono dei lager dove le persone subiscono violenze di ogni tipo.”