di Francesca Isolani e Daniel Yawe
È completato il progetto di costruzione di un pozzo al villaggio di Mugulu, in Uganda. Ad agosto erano state concluse le prime due azioni: la costruzione del pozzo e la formazione di un gruppo per la sua manutenzione.
A fine gennaio 2022 siamo arrivati alla conclusione della terza fase del progetto, gli incontri di sensibilizzazione e di peer-education (educazione tra pari) per le famiglie del villaggio e per i villaggi vicini riguardo all’uso di acqua pulita.
Durante la realizzazione di questo progetto, siamo stati accompagnati da una associazione organizzata dalle persone del villaggio, indispensabile per il risultato ottenuto, la Mbogo Comunity Development Association (MCDA), e da Daniel Yawe, nostro referente in Uganda.
Il primo aspetto che Daniel tiene a sottolineare è che “L’acqua pulita e l’igiene sono fondamentali per la salute e il benessere umano. Una persona senza accesso all’acqua sicura è costretta a fare affidamento su fonti di superficie, contaminata e non protetta, che espone le persone della comunità a malattie”. Questo è il caso del villaggio di Mugulu, i cui abitanti attingevano a stagni non protetti.
A seguito della costruzione del pozzo e della formazione per la sua manutenzione, il passo fondamentale era quello di sensibilizzare le famiglie all’uso dell’acqua pulita, una “buona idea per migliorare gli standard di salute delle persone nel villaggio”, così la definisce Daniel.
A causa della situazione pandemica, è stato impossibile per i volontari Bhalobasa raggiungere Daniel e gli abitanti del villaggio e “vivere” insieme la concretizzazione del progetto in tutte le sue fasi. Così, abbiamo voluto farci raccontare da Daniel com’è stata vissuta la terza azione.
Volontari Bhalobasa: L’approccio scelto per la terza azione è la peer-education. Come si è sviluppata?
Daniel: Per la terza azione, l’approccio della peer-education è stato un metodo molto utile perché è un approccio che va a promuovere un cambiamento di salute grazie al sostegno dei pari. Lo abbiamo messo in pratica attraverso la condivisione di informazioni, valori e comportamenti sulla salute.
Vista la situazione Covid-19, abbiamo pensato anche di usare la peer-education per diffondere le linee guida Covid-19.
La peer-education ha coinvolto 250 persone, circa 50 famiglie. Una sensibilizzazione relativa all’uso dell’acqua sicura per migliorare le condizioni di salute nella comunità e la riduzione dell’assenteismo scolastico dei bambini a causa di malattie. Queste famiglie sono poi diventate i nostri “messaggeri” per diffondere le informazioni ad altre famiglie che non abbiamo potuto incontrare a causa della situazione di Covid-19 nel paese.
Volontari Bhalobasa: Pensi che questa terza azione possa essere stata realmente utile per aumentare la consapevolezza riguardo l’uso di acqua pulita?
Daniel: I risultati rispetto ai progressi della terza azione mi suggeriscono che tra le persone c’è una grande volontà di conoscere i rischi dell’uso di acqua non sicura sia a Mugulu che nei villaggi vicini e una maggiore attenzione all’uso di acqua pulita. Questo è stato osservato attraverso i cambiamenti del comportamento igienico nelle case delle persone. Credo anche che ci sia stato un grande impatto sul miglioramento della salute di tutte le persone di Mugulu e nei villaggi vicini.
Volontari Bhalobasa: Sappiamo che il carico di lavoro di questi mesi non è stato leggero, come hai gestito il ruolo di coordinatore locale del progetto con la pandemia Covid-19 e le restrizioni in Uganda?
Daniel: È vero, è stato un grande carico di lavoro durante questi mesi, ma direi che non sono stato solo, ho avuto il sostegno dell’associazione MCDA e, colgo l’occasione, per ringraziare questo gruppo per il grande lavoro di squadra e il sostegno durante tutte le fasi del progetto. La situazione del Covid-19 in Uganda è stata difficile a causa di molte restrizioni. Non è stato facile per me e gli altri membri, ma soprattutto ci siamo preoccupati della sicurezza delle persone. L’utilizzo della peer-education ha reso la formazione più facile, permettendoci di gestire le restrizioni di Covid-19 e mantenendo la gente del villaggio al sicuro dal virus. Il comitato MCDA ha anche selezionato una squadra di membri il cui ruolo era di far rispettare le restrizioni del Covid-19 durante gli incontri.
Volontari Bhalobasa: Come sono state percepite le attività da parte delle persone del villaggio?
Daniel: Positivamente, le persone hanno accolto questo progetto come una brillante idea per migliorare gli standard sanitari del villaggio dopo la costruzione del pozzo. Molte persone con cui ho interagito mi hanno detto che sono stati in grado di imparare corrette condizioni igieniche e sanitarie e saranno in grado di mettere in pratica ciò che hanno imparato, condividere le informazioni con gli altri e anche promuovere cambiamenti sanitari sicuri nella comunità. I capi villaggio e gli anziani hanno espresso la loro sincera gratitudine a tutti i membri del Bhalobasa e non vedono l’ora di accogliervi tutti a Mugulu.
Queste le parole e il confronto con il referente, Daniel, il quale infine estende i suoi più sinceri ringraziamenti a tutti i membri di Bhalobasa per il supporto, tutti i volontari e i sostenitori del progetto per averlo reso possibile. Bhalobasa si unisce a Daniel per ringraziare tutti i sostenitori coinvolti nel progetto, tra cui la Chiesa Valdese e un pensiero particolare alla famiglia di Claudio Tozzi. Abbiamo voluto fissare due targhe sul pozzo, come simbolo di ringraziamento per il contributo alla realizzazione di questo progetto.
È stato un lungo viaggio, dalla costruzione del pozzo fino all’azione finale di formazione sanitaria e di sensibilizzazione della comunità del villaggio sull’importanza dell’acqua sicura e pulita. Questo progetto migliorerà molto le condizioni di salute del villaggio, diminuendo le malattie causate dall’utilizzo di acqua non sicura e fortificando le menti e il corpo di tutte le persone del villaggio, soprattutto i bambini, che saranno in grado di andare a scuola.
Infine, Daniel ci scrive “Ci vediamo presto a Mugulu…Mwebale nnyo…Grazie a tutti”.