COLTIVARE A KASESE

12 marzo 2024

di Cecilia Bertanza

La METODOLOGIA utilizzata in questo progetto è stata quella dell’analisi del contesto, l’ascolto del bisogno e dei suggerimenti da parte della comunità degli agricoltori di Kasese, la successiva progettazione ed infine la verifica direttamente sul campo.

Le loro coltivazioni avvenivano senza il supporto di mezzi agricoli motorizzati (ad esclusione di un trattore che veniva periodicamente noleggiato o preso in prestito). La comunità aveva bisogno di un ERPICE e di una POMPA MOTORIZZATA per irrorare le coltivazioni. La collaborazione con l’associazione locale composta da circa 50 famiglie di agricoltori, RWEBEKA, è stata fondamentale, così come è stato fondamentale il sostanzioso contributo economico con il quale la CHIESA VALDESE ha finanziato buona parte delle attività ed acquisti.

All’interno del progetto, oltre all’acquisto dei 2 mezzi, si sono tenuti alcuni incontri di FORMAZIONE sia per l’utilizzo dei mezzi, che per la loro corretta e puntuale manutenzione, in modo da garantire alla comunità l’autosufficienza in questo ambito, senza la necessità di ricorrere a ditte esterne. Inoltre sono stati individuati 2 agricoltori come responsabili della manutenzione dei mezzi.

Un piccolo corso formativo è stato infine realizzato, e seguito con attenzione dai partecipanti, finalizzato alla valorizzazione ed al MARKETING dei prodotti agricoli: infatti, finalmente, la quantità della produzione è adesso superiore al fabbisogno delle singole famiglie e la comunità ha la possibilità di ricavare un guadagno dalla vendita di una piccola parte di quanto coltivato.

Il successo di questo progetto ha mostrato, ancora una volta, che l’idea vincente è quella di partire realmente dall’ascolto, dai bisogni e dalla collaborazione proficua con la comunità beneficiaria: l’Associazione di agricoltori Rwebeka si è espansa, gli agricoltori che non ne facevano parte si sono avvicinati ed iscritti, i benefici del progetto si stanno diffondendo a macchia d’olio, parte dei prodotti agricoli, che fino a poco tempo fa erano dedicati esclusivamente alla sussistenza alimentare, adesso possono essere venduti e costituire una piccola fonte di reddito.

Come per tutti i progetti di Bhalobasa, anche per questo progetto alcuni volontari hanno effettuato la verifica in loco ed il monitoraggio costante dell’andamento delle attività, delle spese, del raggiungimento degli obiettivi.

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