di Francesca Cagnoni
Il viaggio in Uganda procede con un’altra importante inaugurazione, quella della nuova aula di informatica della St. Michael Primary School di Kiburara nel distretto di Kasese. Il nostro referente, Padre Lando, è stato un importante punto di riferimento.
Sono state consegnate le chiavi della struttura al direttore scolastico, è stata visitata l’aula e i computer in attività. L’organizzazione, lo staff, i genitori e gli insegnanti hanno consegnato una lettera per Bhalobasa e per tutti i sostenitori, ringraziando per l’aiuto nel realizzare questo progetto, che contribuirà all’educazione su competenze informatiche per i bambini e per le bambine, e sarà di supporto agli insegnanti durante le lezioni.
“Our friendship together with you is a blessing“, queste le loro parole… “Il legame tra noi è una benedizione”. Ed è un legame solido, che ha portato a bellissimi risultati e che ancora è in cammino.
In questa occasione, i volontari Bhalobasa hanno anche avuto modo di incontrare i 44 bambini e bambine che, con il primo SaD di gruppo, continuano il loro percorso scolastico.
Francesca Cagnoni ci racconta la giornata emozionante a Kiburara…
“Dopo una notte di vento e forte pioggia, la mattina ci ha accolto con una luce più clemente, e la presenza di Padre Lando, che si è presentato di buon ora al nostro alloggio, è stata sin da subito un raggio di primo sole.
Ci siamo avviati insieme al primo incontro della giornata: l’inaugurazione della struttura dedicata all’informatica a Kiburara.
Sensazioni indescrivibili, i bambini che ti accolgono con le loro divise blu, ti prendono per mano e non vorrebbero più lasciarti, fanno centro alla tua testa e al tuo cuore.
Loro son così, son puro amore.
Non meno emozionante è stato l’incontro al villaggio dei contadini a Kasese. Ci hanno accolto sotto un albero di acacia. Seduti a cerchio, si son presentati con parole semplici e profonde. Son contenti dei successi delle arnie per proteggersi dagli elefanti, progetto reso possibile con il supporto di Bhalobasa.
Sui volti delle donne più anziane, linee senza fine, tracciano solchi che racchiudono tutta la loro storia.
Questi due contrasti, di generazione:
I piccoli, che rappresentano la nuova storia di questo Paese, che davanti hanno tutto il loro tempo ed il loro spazio. La conoscenza e l’istruzione, queste saranno le loro armi per il nuovo domani.
I più anziani che in parte hanno già vissuto la loro storia ma rappresentano la vera forza di sostegno. Con ancora davanti tutto il tempo possibile..
A braccetto scriveranno le nuove pagine delle loro vite.
E riguardando le loro foto, sono io che devo ringraziarli, perché questa giornata è un altro piccolo tassello di quel puzzle pieno di una forte gratitudine, che mi sarà di aiuto al mio rientro a casa”
