di Simona Caroti
Il 25 novembre è una data di fondamentale importanza nel contrasto alla violenza di genere. Si celebra, infatti, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999. Proprio il 25 novembre ricorre, infatti, l’anniversario dei femminicidi delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche dominicane, simbolo di resistenza contro la dittatura e gli abusi, uccise nel 1960 per mano del regime di Rafael Trujillo.
Per Bhalobasa il 25 novembre è un momento essenziale di riflessione sia sui contesti sociali fragili e a rischio in cui, spesso, vivono donne e bambine, nei Paesi in cui operiamo, sia sui progetti che, in modo crescente, poniamo in essere per loro, da 33 anni.
India, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Burkina Faso, Italia, Nepal, Bosnia ed Erzegovina, Tanzania… i nostri interventi di cooperazione si concretizzano, essenzialmente in supporto all’istruzione e al lavoro. In questo modo le bambine crescono in ambienti protetti, mettendo le basi per un futuro senza disagi e tantomeno abusi, e le donne si allontanano da situazioni di sfruttamento e povertà, acquistando autonomia, indipendenza e potendo, finalmente, vivere meglio in ogni senso, nutrendo sé stesse e i loro figli e figlie, nell’anima e nel corpo.
La lunga esperienza Bhalobasa conferma, peraltro, che le donne sono più affidabili e lungimiranti degli uomini nelle attività lavorative e nei progetti di microcredito.
Il responsabile del settore progetti di Bhalo, Giovanni Carmignani, in accordo con gli altri volontari e volontarie della sua squadra, afferma: “Una donna in difficoltà economiche, in genere, quando le viene offerta un’occasione lavorativa, non solo si impegna moltissimo, ma utilizza sempre i soldi per la famiglia, per la casa, per migliorare, insomma le condizioni di vita di tutti i familiari.”
Tutti i nostri progetti sono consultabili sul sito a questo link, https://www.bhalobasa.it/progetti/, si può scegliere il Paese, leggere, valutare e anche donare direttamente.
Oggi vogliamo soffermarci sul Progetto Teresa, approfondite con noi e capirete il perché. La storia è contenuta anche nel nostro libro “Racconti di incontri” (per informazioni: info@bhalobasa.it), 33 anni di Bhalo attraverso storie e incontri. E sul sito, oltre alla descrizione di Miria Fulceri e Marilene Lisi, c’è anche un video bello e delicato: www.bhalobasa.it/2022/05/storia-del-progetto-teresa-proteggiamo-le-bambine-e-i-bambini-dello-slum-di-kampala-in-uganda/.
Il progetto è nato da un abbraccio stretto, quello che ha permesso ad Annie (che gestisce la struttura di accoglienza In need home all’interno del più grande slum di Kampala), di capire che “si vive in troppi tra le lamiere dello slum, veramente in troppi, e non necessariamente con chi ci ama”. In Need Home è diventato così anche una casa per queste bambine, quelle più fragili e indifese, spesso sole o comunque vittime di abusi. In quel luogo, oasi colorata e colma di affetto, trovano protezione, sentimenti, cure e cuore… e tornano, grazie alla vostra generosità, a sorridere e a sperare.
Il progetto Teresa ha compiuto il suo decimo anno e sta salvando sempre più bambine…. grazie.
“Se domani non torno a casa voglio essere l’ultima…”, uno dei versi di una poesia di Cristina Torre-Caceres.
La violenza di genere non riguarda solo le ragazze e le donne che la subiscono e le loro famiglie… è un dramma sociale e riguarda ognuno di noi. È un dramma che solo pubblico e privati, enti e associazioni, cittadini e comunità, forze dell’ordine e leggi giuste, insieme, possono prevenire, mitigare, lenire. Eliminare?
99 donne uccise, 99 femminicidi dall’inizio del 2024.
Riflettiamo oggi, agiamo ogni giorno, in tutti i modi che possiamo.
A volte un gesto o una telefonata possono salvare una vita: 050/561628, centro antiviolenza della Casa della Donna di Pisa (vincitrice del Premio Alessandra di Bhalobasa nel 2024 per la sua strenua difesa delle donne e dei loro diritti) e 1522, numero nazionale contro stalking e violenza.
Insieme.