di Chadna Bottino
Ieri è stata una giornata importante per il Bhalobasa e Sharmista. Si trattava dell’inaugurazione della St. Cecilia School, una scuola per i bambini che vivono nei villaggi. Purtroppo non è iniziata nel migliore dei modi, perché il governo ha aperto una diga, che ha allagato tutto il terreno attorno la scuola. Tutto questo, dopo che Sharmista ed altri ragazzi avevano lavorato tutta la notte prima per togliere l’acqua, che si era accumulata nei giorni antecedenti a causa delle piogge del ciclone. Lei si è messa a piangere, perché con tutti gli sforzi che ha fatto, questo proprio non doveva capitare, soprattutto in questo giorno importante! Ciononostante questo non l’ha fermata, ed è stata bravissima a gestire la situazione.
Durante questa giornata ho provato un sacco di emozioni forti. Mi piacerebbe mettere in evidenza alcune di queste. Prima di tutto di Sharmista, la forza, l’ospitalità, la resilienza e l’attenzione ad ogni dettaglio, compreso il fatto di farci sentire sempre a nostro agio, farci stare bene e farci sentire parte di loro. Ci ha mostrato l’importanza di credere nei propri sogni e di lottare sempre. Inoltre, sottolineare la bellezza della semplicità contrapposta allo stesso tempo alla complessità, mostrata nei balletti, nelle canzoni e nelle poesie in bengali, e non solo anche nell’accoglienza con collane, fiori e piccoli regali. Infine, per concludere al meglio la giornata abbiamo deciso di fare una passeggiata. Quest’ultima si è prolungata per un po’, fino ad arrivare all’altezza di un villaggio. Inizialmente ero preoccupata, perche non essendoci mai stata non ne avevo molta fiducia. La situazione che ho trovato invece è stata molto accogliente. In effetti per le persone di lì era un evento averci là, significava tanto. Ci hanno mostrato tutto il villaggio con fierezza, si capiva che volevano mostrare e condividere con noi il loro mondo.
Siamo solo al quarto giorno, e con quello che abbiano fatto fino ad ora sono sempre di più spronata a voler scoprire nuove cose e questo bellissimo paese e la loro cultura nella povertà che li circonda
