Accoglienza, calore, calori, amicizia e fraternità. Circa trecento persone hanno partecipato alla cena annuale dell’associazione Bhalobasa di Perignano, svoltasi a Lavaiano sabato 11 giugno, con un’organizzazione perfetta, moltissimi volontari e il team della cucina particolarmente ispirato. Si percepivano valori importanti sotto il tendone della Festa dell’Unità che ha ospitato l’incontro, tutti quelli in cui il Bhalobasa crede e sogna per il mondo. Quelli che servirebbero per edificare una giustizia sociale che dia davvero voce ai più deboli e lenisca le differenze profonde fra Nord e Sud del pianeta.
Il presidente Alessandro Cipriano e il suo vice Matteo Ferrucci hanno illustrato il progetto emergenza sostegni in cui confluirà il ricavato della cena: “Sempre più famiglie sono state costrette, a causa della crisi _ hanno spiegato _ a lasciare i sostegni. Il Bhalobasa ha deciso di farsi carico di questi percorsi scolastici che avrebbero dovuto essere interrotti, magari a un passo dal loro culmine. Un impegno che possiamo portare avanti grazie al contributo di tutti per riuscire, insieme, a non lasciare neanche per un attimo, le mani dei nostri amici coi quali camminiamo, fianco a fianco, da vent’anni”.
Di cooperazione e solidarietà hanno parlato anche Silvia Pagnin, assessore della Provincia di Pisa, e Mirko Terreni, neo-sindaco di Lari. Entrambi hanno sottolineato il ruolo che il Bhalobasa ha nella promozione di una cultura d’accoglienza e, anche nell’ambito dell’Istituzione Centro Nord Sud di Pisa, nel varo di progetti nei Paesi in cui opera (il presidente Cipriano, medico di emergenza-urgenza nel nosocomio pisano, è, tra l’altro, consulente scientifico dell’ente). Fra gli ospiti della cena c’era anche Paolo Prosperini, direttore dell’Istituzione.
Durante il pranzo annuale del novembre scorso c’era stato il passaggio di consegne ufficiale fra Don Armando Zappolini, presidente onorario e fondatore del Bhalobasa, e Cipriano. La cena è stata, invece, la prima occasione in cui Don Zappolini è intervenuto davanti alla grande famiglia dell’associazione come presidente del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza), carica assunta a inizio anno. “Dobbiamo impegnarci tutti nella costruzione di una giustizia reale per questa società così indolente e abbruttita dal razzismo e dall’intolleranza”.
A proposito di accoglienza, fra i commensali c’erano alcuni ragazzi africani, profughi con storie difficili nei martoriati paesi d’origine, ospitati dai Comuni di Lari e Vicopisano.