Siamo stati all’inaugurazione degli orti sociali di Don Primo a Perignano, con noi anche Suor Marie Jeanne, nostra referente in R.D. del Congo e la Madre Generale delle Figlie di Maria che domani incontreremo per la verifica dei progetti e dei sostegno a distanza.
Una inaugurazione partecipata ed emozionante, per la quale è stata scelta la data del 25 aprile, non a caso, data della Liberazione e dell’inizio della ricostruzione. E dalla terra, dalla vicinanza, dalle relazioni nasce e rinasce tutto. “Un luogo che fa incontrare le povertà e le difficoltà con le possibilità e riporta equilibrio nella comunità”, ha detto il Vescovo Andrea Migliavacca.
52 orti, un pozzo comune, un serbatoio d’acqua per l’irrigazione per ogni fazzoletto di terra, un capannone in legno per riporre gli attrezzi, un grande parcheggio all’esterno dell’area coltivata. E poi piante da frutto, alberi, panchine, una pista di bocce. C’è un orto per l’asilo di Santa Lucia, uno per i richiedenti asilo accolti nel Comune, due per la Misericordia di Lari per il progetto “A metà strada” destinato a persone sole, gli altri per le famiglie residenti che ne fanno richiesta.
Un progetto importante e significativo ideato e voluto dal nostro fondatore e presidente onorario Don Armando Zappolini, coordinato da Marzio Caroti, che ne è il responsabile, con la collaborazione di tante persone, associazioni, cittadini, aziende.
Una ottima sinergia tra parrocchia, Diocesi di San Miniato, associazioni e Amministrazione Comunale che, come ha detto il Sindaco Mirko Terreni, ha sposato l’idea e dato supporto. Un progetto simbolo del senso profondo della solidarietà: la bellezza del fare le cose insieme.
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