di Irene Giorgi
Shila, una bella storia, frutto di grande lavoro e della costanza e della generosità di tanti donatori e donatrici.
Molti di voi si ricorderanno di Shila, una ragazza, figlia unica di braccianti agricoli, che abbiamo conosciuto in India, nel 2019 a Burdwan durante la realizzazione del nostro progetto sulla malnutrizione dei ragazzi e delle ragazze in West Bengala.
Era stata notata dalla nostra équipe medica, sul suo corpo, una estesa ustione che le impediva i movimenti del braccio destro e le dava molti dolori. Aveva bisogno di un intervento di chirurgia plastica che i suoi genitori non si potevano permettere e la nostra organizzazione aveva realizzato una raccolta fondi per farla venire in Italia e sottoporla all’intervento.
Poi è arrivato il COVID e il progetto è praticamente sfumato. Abbiamo comunque continuato a seguire Shila grazie a Sharmistha Singha Roy, la nostra referente in India, per cercare di farla operare nel suo paese, accollandoci le spese necessarie.
La nostra costanza è stata premiata in modo bellissimo e inaspettato, infatti nei giorni scorsi ci è arrivata una notizia meravigliosa.
Il governo indiano ha organizzato un “treno sanitario”, con ambulatori e sala operatoria, che viaggia per tutta l’India, raggiungendo anche le aree rurali più remote e povere, per offrire cure gratuite alle persone che non se le possono permettere.
In questo periodo il treno ha raggiunto la zona dove vive Shila e Sharmista ha parlato con lei e con i genitori convincendoli ad affrontare l’intervento che è stato eseguito da uno dei migliori chirurghi indiani.
Shila è stata operata gratuitamente e l’intervento è andato bene. Adesso è ricoverata in un ospedale vicino al suo villaggio e deve affrontare il periodo post-operatorio e la convalescenza.
Le spese necessarie saranno sostenute con le offerte che a suo tempo avevamo raccolto, e che stanno per essere inviate.
Grazie a tutti e a tutte voi!
Nelle foto Shila da sola e insieme ai genitori, in attesa del treno sanitario.